CRESPINO

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Famiglia: Berberidaceae
Specie: Berberis vulgaris L. sin. Berberis thumbergii DC.
Habitat: Bordi dei campi, margine dei boschi e cespugli, ruderi e macerie.
Parte utilizzata: Scorza della radice.
Epoca di raccolta: Dall’autunno all’inizio della primavera.

Arbusto alto circa 2-3 metri con rami spinosi e foglie ellittiche che si restringono verso la base. I fiori sono gialli e riuniti in corimbi che si dipartono dalle ascelle delle foglie. In autunno si formano le classiche bacche rosse ovali e allungate che sembrano fuoriuscire a getto dai singoli rami.

Curiosità
Il nome crespino deriva dalla presenza di spine i frutti maturi sono usati in cucina per la preparazione di marmellate e sciroppi di sapore acidulo.

Principi attivi:
Alcaloidi (berberina, berbamina, berberrubina, columbamina, jatrorrizina, magniflorina, oxiacantina, vulvracina), acido chelidonico, resine, tannini, tracce di olii essenziali.

Uso interno (Soluzione idroalcoolica)
Possiede proprietà amaricanti, toniche, astringenti, febbrifughe, depurative, diuretiche, stimolanti le funzioni epato-biliari, ipotensive.
Indicazioni: Epatopatie, ritenzione idrica, dolori dell’utero, ipertensione, metrorragie.
Posologia: 50 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.

Tisana
La tisana si prepara con infuso al 2% in acqua bollente per 5 minuti. La scorza delle radici va invece utilizzata nello stesso dosaggio ma in decotto da far bollire per 20-30 minuti e consumare freddo nella misura di una o due tazze al giorno.

Droghe sinergiche: CIPRESSO, OLIVELLO SPINOSO, ROSA CANINA

Avvertenze ed effetti indesiderati: controindicato durante la gravidanza a causa dell’attività tendente a stimolare la muscolatura uterina.

I testi sono coperti da diritti d’autore e possono essere utilizzati solo per consultazione in quanto gli autori (Marco Sarandrea e Walter Culicelli) li hanno autorizzati solo a questo scopo