Famiglia: Valerianaceae
Specie: Centranthus ruber (L.) DC.
Habitat: Pendii assolati, vecchi muri, macerie.
Parte utilizzata: rizomi e radici.
Epoca di raccolta: tarda primavera-estate.
Pianta erbacea perenne alta fino a 150 cm. Le foglie di colore verde, quasi lucido, ovali o ovali-lanceolate, le inferiori con picciolo, le superiori sessili, talvolta verticillate. I fiori, piccoli, profumati, hanno corolla rosea-porporina o biancastra, portati in corimbi composti, formanti una pannocchia terminale.
Curiosità
Il nome del genere “Centranthus” deriva dal greco centron = pungolo e anthos = fiore. Valeriana nome formatosi nel medioevo dal verbo latino “valere” = guarire.
Principi attivi:
Olii essenziali fino allo 0,2% (valeranale, valeranone, acidi valerenici, pinene, canfene, borneolo, trpineolo), Iridoidi valepotriati (valtrati, diidrovaltrati, acevaltrato, omoacevaltrato), alcaloidi (actinidia, chetinina), sesquiterpeni, triterpeni, polisaccaridi.
Uso interno (Soluzione idroalcoolica)
La valeriana rossa può sostituire in qualche caso quella officinale, essa possiede proprietà sedative nervine, ipnotiche, spasmolitiche e ipotensive
Indicazioni: Insonnia, stati ansiosi, palpitazioni di origine nervoso, ipereccitabilità, cefalee, dolori mestruali, turbe della menopausa, neurastenia e psicastenia, stati isterici, stress, spasmi gastro-enterici, poliuria e polidipsia, leggera ipertensione.
Posologia: 80 gocce in poca acqua due volte al giorno dopo i pasti. Nell’insonnia 150 gocce alla sera prima di coricarsi.
Droghe sinergiche: MELILOTO, OLIVO, PASSIFLORA, VALERIANA OFFICINALE.
Avvertenze ed effetti indesiderati: Dosaggi troppo elevati e prolungati possono essere causa di irritazione gastrica, cefalee, nausee e agitazione.
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