PAPAVERO

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Famiglia: Papaveraceae
Specie: Papaver rhoeas L.
Habitat: Ovunque nei campi, macerie, bordi delle strade.
Parte utilizzata: Pianta intera fiorita
Epoca di raccolta: Tarda primavera-estate

Pianta erbacea annuale con radice bianca a fittone e sovrastante rosetta basale di foglie da cui partono i fusti eretti, ramificati e setolosi alti fino a 80 cm e ricoperti di peli lunghi e patenti. Dalle ferite del fusto e delle altre parti della pianta fuoriesce il tipico latice bianco di odore sgradevole. I fiori solitari sono grandi e formati da quattro o più grandi petali rossi e sovrapposti.

Curiosità
Il nome deriva direttamente dal latino = papavero rosso. Il nome volgare secondo alcuni deriverebbe dal celtico “pap” = pappa per l’antica usanza di mescolare nelle pappe dei bambini il succo della pianta al fine di favorirne il sonno.

Principi attivi:
Alcaloidi (papaverrubina, readina, isoreadina, stilopina, protopina ecc.), acido meconico, mecocianina, glicosidi antocianici, mucillagini, tannini.

Uso interno (Soluzione idroalcoolica)
Il papavero esplica azioni calmanti, antitussive, spasmolitiche e sudorifere.
Indicazioni: Ansia e insonnia infantile, tosse secca e pertosse, coliche addominali.
Posologia: 20 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti. Per l’insonnia 40 gocce prima di coricarsi.

Droghe sinergiche: BALLOTA, GINESTRINO, LUPPOLO, MELISSA, PASSIFLORA, VERBASCO

Avvertenze ed effetti indesiderati: Può provocare intossicazioni in caso di dosi inappropriate o elevate.

I testi sono coperti da diritti d’autore e possono essere utilizzati solo per consultazione in quanto gli autori (Marco Sarandrea e Walter Culicelli) li hanno autorizzati solo a questo scopo