NOCE

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Famiglia: Juglandaceae
Specie: Juglans regia L.
Habitat: Ovunque in boschi e luoghi freschi, coltivata.
Parte utilizzata: mallo/giovani getti.
Epoca di raccolta: Primavera

Albero di portamento maestoso con tronco solido, alto, dritto e con un portamento maestoso. Le foglie sono caduche, composte ed alterne. È una pianta monoica in cui i fiori maschili sono riuniti in amenti penduli che appaiono sui rami dell’anno precedente prima della comparsa delle foglie. Il frutto è una drupa, composta dall’esocarpo (mallo) carnoso, fibroso, annerisce a maturità e libera l’endocarpo legnoso, cioè la noce vera e propria, costituita da due valve che racchiudono il gheriglio.

Curiosità
Il nome del genere deriva dal latino Jovis glans (ghianda di Giove). Il mallo è utilizzato, secondo la tradizione raccolto la notte del solstizio d’estate, per creare il famoso “Nocino”. L’albero, ritenuto magico, è, come l’iperico, una delle piante simbolo del rito della “notte di San Giovanni”.

Uso interno (Gemmoderivato dei giovani getti)
Le gemme possiedono proprietà antinfiammatorie e antidermopatiche.
Indicazioni: Affezioni cutanee in genere (acne e dermatiti pustolose, psoriasi, impetigine), otiti croniche, salpingiti, cistopieliti, collagenosi, pancreatici croniche, diarree da antibiotici.
Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.

Uso interno (Soluzione idrolacoolica del mallo)
La soluzione idroalcoolica del mallo esplica azioni digestive, depurative. Regolano il transito intestinale e la funzionalità del sistema cardiovascolare.

Droghe sinergiche (gemmoderivati): CASTAGNO, RIBES NERO, MIRTILLO ROSSO, PLATANO

Avvertenze ed effetti indesiderati: non segnalati.

I testi sono coperti da diritti d’autore e possono essere utilizzati solo per consultazione in quanto gli autori (Marco Sarandrea e Walter Culicelli) li hanno autorizzati solo a questo scopo