Famiglia: Ericaceae
Specie: Vaccinium vitis-idaea L.
Habitat: Boschi montani delle Alpi e dell’Appennino centro-settentrionale.
Parte utilizzata: Rametti fogliuti con frutti/giovani getti.
Epoca di raccolta: In primavera i giovani getti, foglie e frutti ad estate avanzata.
Piccolo arbusto sempreverde con rizoma strisciante, fusti legnosi, cilindrici o poco angolosi, eretti o ascendenti, generalmente poco ramificati. Altezza 10÷30 cm. I fiori penduli sono spesso in gruppi da 2 a 6, hanno corolla campanulata 5÷8 mm, bianca a volte screziata di rosso. I frutti sono bacche prima biancastre, poi color rosso vivo, formano piccoli grappoli laterali. La polpa è amarognola, leggermente farinosa, piena di minuscoli semi. Le foglie sono del tutto simili a quelle dell’uva ursina ma ghiandolose e leggermente più piccole. Oltre che con l’uva ursina, il mirtillo rosso può essere confuso con Polygala chamaebuxus.
Curiosità
Il nome del genere “vaccinium” ha la stessa origine del mirtillo nero mentre il nome specifico, “vitis-idaea”, significa “vite del monte Ida”, “montagna sacra” nell’isola di Creta, dove vide la luce Zeus e giustifica gli altri nomi comuni come: uva di monte, vite idea, vigna di monte.
La specie americana detta “Cranberry” (Vaccinium macrocarpon) è largamente utilizzato per fare marmellate e il suo succo è un rimedio particolarmente efficace contro le cistiti sia a livello curativo che preventivo.
Principi attivi:
Arbutina e idrochinone (fino al 9%), flavonoidi (iperoside, isoquercitrina), acido ursolico, acido oleanolico, tannini catechici e pirogallici, acidi organici.
Uso interno (Soluzione idroalcoolica delle foglie e delle bacche)
Proprietà disinfettanti delle vie urinarie, ipoglicemizzanti e astringenti
Indicazioni: cistiti, uretriti, litiasi renale, pielonefriti, forme lievi di diabete.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche: ASPARAGO, CORBEZZOLO, ESCOLZIA, GELSO NERO, GRAMIGNA, LAMPONE, PILOSELLA, UVA URSINA.
Tisana
Decotto delle foglie e bacche essiccate al 1-2% da far bollire per 10 minuti.
Uso interno (Gemmoderivato dei giovani getti)
Le preparazioni da tessuti meristematici esplicano attività regolatrici delle funzioni intestinali, antinfiammatorie delle vie urinarie, contro l’arteriosclerosi specialmente a carico del microcircolo.
Indicazioni: disturbi all’alvo con sintomatologia di stipsi o diarrea, colon irritabile, colibacillosi, uretriti, cistiti, arteriosclerosi, microangiopatia diabetica.
Posologia: 40 gocce in poca acqua due volte al giorno lontano dai pasti.
Il gemmoderivato può essere associato con altri gemmoterapici come Rubus idaeus (menopausa da carenza estrogenica), Quercus pedunculata (stipsi cronica), Calluna vulgaris (cistiti recidive), ecc.
Avvertenze ed effetti indesiderati: non segnalati.
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