Famiglia: Equisetaceae
Specie: Equisetum arvense L.
Habitat: Luoghi umidi, margine dei fossi.
Parte utilizzata: Fusti sterili.
Epoca di raccolta: Primavera inoltrata.
Pteridofita dal classico aspetto a coda di cavallo con fusto (rachide) suddiviso in segmenti e foglie filiformi e setolose che si dipartono a fitto raggio da ogni segmento. I fusti in riproduzione si distinguono per uno sporangio strobiliforme posto all’apice.
Curiosità
Detto anche “coda cavallina” il nome deriva dal latino “equus” = cavallo e da seta per le foglie sottili setolose.
Principi attivi:
Flavonoidi (isoquercitrina, galuteolina, gossipetina, erbacetina, equisetrina), steroli (isofucosterolo, campesterolo), Sali minerali (acido silicico 5-8%, calcio, magnesio, manganese, potassio), equisetonina, acido caffeico, acido ferulico, tracce di alcaloidi (nicotina, palustrina, 3-metosiipiridina).
Uso interno (Soluzione idroalcoolica)
L’equiseto tra le varie proprietà è noto per la sua azione diuretica e rimineralizzante. Infatti è ricco di Sali minerali come silicati, calcio, magnesio, manganese e potassio.
Indicazioni: litiasi renali, osteoporosi, rachitismo, postumi di fratture ossee, prostatiti, enuresi notturna, unghie e capelli fragili epistassi ecc..
Posologia: 50 gocce in poca acqua tre-quattro volte al giorno lontano dai pasti.
Tisana
Preparare un infuso al 3% lasciando infondere per circa 10 minuti.
Note: La tisana o la polvere in compresse sono sicuramente più ricche di silicati. Ne è più povera la soluzione idroalcoolica ma in essa i silicati sono più biodisponibili.
Droghe sinergiche: ARTIGLIO DEL DIAVOLO, BORSA PASTORE, BUCCO, CENTINODIA, ERIGERON, FIENO GRECO, FUCUS, GENZIANA, GRAMIGNA, LAMIO BIANCO, LEVISTICO, ONONIDE, ORTHOSIPHON, PILOSELLA, SPIREA OLMARIA
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