Famiglia: Iridaceae
Specie: Crocus sativus L.
Habitat: Coltivata
Parte utilizzata: Stimmi
Epoca di raccolta: Autunno
Pianta bulbosa originaria dell’Asia Minore e ampiamente coltivata in Iran, Spagna e Italia (lo zafferano abruzzese è considerato il più pregiato). Dal piccolo bulbo si formano fiori imbutiformi di colore violaceo circondati da sottili foglie lineari. Dal centro del fiore spiccano grandi e lunghi stimmi di colore rosso-arancio.
Curiosità
Il genere “Crocus” proviene dal greco kròkos = filamento con riferimento ai suoi lunghi stami, il nome specifico è riferito alla coltivazione. Il termine comune zafferano deriva invece dall’arabo “Zaafran”. Omero ne narra le presenza nel talamo nuziale di Giove ed Era, gli antichi romani lo ritenevano portatore di allegria, ottimismo, bellezza, amore e vitalità proprie della giovinezza. Lo zafferano è a tutti noto per l’uso in cucina (Risotti e altre pietanze), nell’asia, soprattutto in india, è sostituito come spezia dalla Curcuma (Curcuma longa).
Principi attivi:
Carotenoidi (2% circa di crocina), principi amari (4% circa di pirocrocina), olii essenziali max 1% (safranale), fitosteroli, vitamine del gruppo B, olio grasso e derivati dell’acido oleanolico.
Uso interno (Soluzione idroalcoolica)
Recenti studi stanno verificando la sua attività preventiva dei tumori. Lo zafferano esplica attività stimolanti, afrodisiache, sedative, spasmolitiche uterine, calmanti a livello di sistema nervoso centrale, carminative, tossifughe, antiaggreganti piastriniche e altre attività ancora in corso di studio.
Indicazioni: Dismenorrea e oligoamenorrea, dolori mestruali, amenorrea, meteorismo, flautolenza, fermentazioni intestinali, impotenza sessuale, dispepsia, tosse, insufficiente ossigenazione del plasma, ansia, cattiva digestione, agitazione nervosa e insonnia.
Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno.
Droghe sinergiche: MIRRA, VANIGLIA
Note: Anche nell’uso alimentare lo zafferano esplica buona parte delle sue proprietà. Nell’acquistare la spezia, a meno di confezioni di origine garantita, si consiglia sempre di prediligere gli stimmi interi. Infatti molti preparati in polvere, dato anche l’alto costo della materia prima, possono essere stati “tagliati” con altre spezie più economiche come ad esempio la curcuma.
Avvertenze ed effetti indesiderati: L’assunzione di dosi superiori a 5 grammi può avere conseguenze molto gravi. I preparati in tintura alle dosi indicate sono assolutamente sicure (300 mg die). Controindicato in gravidanza.
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